Alcune problematiche in tema di salario accessorio dei pubblici dipendenti

di Marco Catalano, magistrato contabile

La problematica del salario accessorio dei pubblici dipendenti è piena di particolarità relative a quali voci vanno incluse e se le stesse possano essere ricomprese nei limiti di cui all’art. 23 comma 2 dlgs 75 del 2017.

Alcune eccezioni rispetto al tetto di cui all’art. 23, del quale ce ne si occuperà dopo sono state previste dal legislatore e consistono nell’art. 1, comma 1091, della legge 148 del 2018 (incentivi ai dipendenti per il recupero IMU-TARI) e degli incentivi funzioni tecniche di cui all’art. 45, comma 4 Dlgs n. 36 /2023.

Vi possono, però, essere situazioni ulteriori, come, per esempio, leggi regionali che prevedano espressamente che parte dei proventi delle sanzioni pecuniarie in ambito edilizio siano destinate "ad incentivare lo svolgimento dell’attività di controllo, attraverso progetti finalizzati che coinvolgano il personale dipendente".

Si ritiene, in astratto, che anche questi fondi, che si autoalimentano, non intacchino il tetto di cui all’art. 23 citato, al netto di profili di incostituzionalità.

Invero nel riparto tra materie di competenza statale e regionale disciplinato dall’art. 117 Cost., ve ne sono alcune che sembrerebbero attribuire allo Stato competenza esclusiva in tema di personale.

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