Commissario rifiuta di firmare verbale di gara conclusivo - Decisione della S.A.

A cura di Mario Palazzo - 

Nel caso che sto per raccontare vediamo cosa ne pensa il Consiglio di Stato, sez. III, 28.11.2022 n. 10457 relativamente al caso oggettivato.

In una gara, un commissario, in disaccordo sulla valutazione delle offerte rispetto alle decisioni manifestate dagli altri componenti la commissione, decide di non firmare il verbale conclusivo che chiude la valutazione delle offerte stesse.

La S.A. cosa decide di fare di fronte a tale presa di posizione da parte del commissario?  Azzera tutto ciò che aveva prodotto la commissione sino a quel momento e nomina una nuova commissione, giustificando tale provvedimento di nomina con il rifiuto di firma del verbale conclusivo da parte di un commissario e sottolineando che tale posizione negativa non consente al Collegio di rendere una necessaria decisione collegiale definitiva riferibile alla gara in esame ritenendo, inoltre, in tal modo, di garantire la conclusione del procedimento entro tempi ragionevoli.

La nuova commissione opera di comune accordo giungendo ad un verdetto univoco di aggiudicazione.

A questo punto la seconda classificata impugna l’aggiudicazione   ritenendo illegittimo l’operato della S.A. manifestatosi mediante la sostituzione della commissione e di conseguenza contesta la valutazione delle offerte da parte della stessa e quindi l’aggiudicazione.

Il Consiglio di Stato, come conclusione del suo esame, sancisce la legittimità dell’operato della stazione appaltante che ha proceduto al completo azzeramento della prima commissione avendo la necessità di ottenere il risultato del verbale conclusivo espresso da parte di una collegialità perfetta e non vedendo possibile alcuna altra soluzione in ragione del rifiuto da parte del commissario di firmare il verbale conclusivo.

 Per le motivazioni innanzi riportate il Consiglio di Stato accoglie l’operato della S.A.  e respinge l’impugnazione della seconda classificata.

Conclusioni personali 

Non conoscendo le motivazioni che hanno portato il commissario al rifiuto di firma non si può esprimere un proprio parere sulla decisione della S.A. e del Consiglio di Stato. Mi chiedo, tuttavia, se ci fosse qualche ombra sull’operato della commissione che ha costretto il commissario a non firmare, la sostituzione della commissione apparentemente ha fatto scomparire l’ombra ma nella sostanza la stessa ha continuato ad operare in modo invisibile.

Scritto e commentato da Mario Palazzo.